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Iran: imprigionato il dodicesimo giornalista
(13 agosto 2000)
In una lettera indirizzata alla massima carica della magistratura, l'ayatollah Shahroudi, Reporters sans Frontières (RSF), ha protestato contro l'arresto del giornalista Massoud . L'organizzazione ha chiesto all'ayatollah Shahroudi di ''adoperarsi al massimo affinchè il giornalista sia immediatamente liberato''. In un comunicato pubblicato il 9 agosto 2000, Robert Ménard, segretario generale di Rsf, si era preoccupato per la minaccia d'arresto che pesava sul giornalista, denunciando ''l'applicazione di un piano sistematico dei conservatori per mettere la museruola alla stampa riformatrice''. L'arresto di questo dodicesimo giornalista fa dell'Iran la piu'grande prigione aL mondo per i giornalisti, con la Birmania. Dal primo gennaio 2000, ventiquattro pubblicazioni moderate o riformatrici sono state sospese nel paese. Secondo le informazioni raccolte da Rsf, Massoud Behnoud è stato arrestato, il 9 agosto 2000, dalle autorità iraniane. La giustizia di questo paese aveva emanato lo stesso giorno un ordine d'arresto contro di lui. Il giornalista deve rispondere di più di cinquanta denunce depositate contro di lui, alcune delle quali dal pubblico ministero e dal gruppo integralista 'Ansar-Hezbollah'. Alcune di queste denunce avevano ad oggeto degli articoli scritti dal giornalista sul mensile 'Adineh', sospeso il 1998. Egli ha anche collaborato con svariati giornali riformatori, come 'Neshat' e 'Asr-E-Azdegan', anch'essi sospesi, ed e' intervenuto a dei programmi radio in farsi su stazioni straniere, come la 'Bbc' o 'Voice of America'